Uomo politico e patriota italiano.
Insegnò Diritto civile a Napoli (1835-48) e, amico di Mazzini, appartenne
alla Giovine Italia. Nel 1849 fece parte del primo triumvirato della Repubblica
Romana; alla caduta della Repubblica, andò in esilio a Londra, dove visse
miseramente. In seguito si trasferì a Parigi e divenne precettore nella
famiglia Murat, di cui sostenne i diritti al trono di Napoli. Tornato in Italia,
nel 1862 venne nominato presidente della Corte di cassazione (Ripattoni, Teramo
1804 - Torino 1862).